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La direttiva OMNIBUS

Il 1° luglio 2023 è entrata in vigore la Direttiva Omnibus che disciplina gli annunci di riduzione di prezzo nei negozi fisici e online ed è volta ad assicurare una migliore applicazione e modernizzazione delle norme UE relative alla tutela dei consumatori.
Tutti i dettagli della Direttiva sono sul sito della Gazzetta Ufficiale.

Per approfondire:

Per "annuncio di riduzione di prezzo" si intende qualsiasi comunicazione che evochi nel consumatore l’idea di una riduzione del prezzo di vendita di un determinato prodotto in un lasso di tempo, rispetto a quello precedentemente applicato dal venditore.

Per ogni riduzione di prezzo, la normativa prevede per il venditore l’obbligo di comunicare il "prezzo precedente", ovvero il prezzo più basso applicato negli ultimi 30 giorni precedenti dalla data di inizio promozione nel medesimo punto vendita o canale online.
Quindi per "prezzo precedente" si intende il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti la riduzione del prezzo.
Nel caso in cui il prodotto promozionato sia stato immesso sul mercato da meno di un mese, il venditore dovrà indicare il periodo temporale a cui fa riferimento il “prezzo precedente”.

Ad esempio: 
La pasta di marca XXX costa normalmente 1€ (prezzo "standard") Dal 1° al 10 settembre viene messa in promozione a 0,80€ (sconto 20%). Il 20 settembre viene rimessa in promozione a 0,75€.

Visto che NON sono trascorsi 30 giorni dall'ultima volta che è stata in promozione, la comunicazione nel punto vendita riporterà il prezzo promozionale di 0,75€ e lo sconto del 7% (perché viene calcolato sul prezzo più basso degli ultimi 30 giorni).

Se invece, in un altro esempio, fossero trascorsi almeno 30 giorni dall'ultima volta che è stata in promozione, la comunicazione nel punto vendita riporterebbe il prezzo promozionale di 0,75€ e lo sconto del 25% (perché viene calcolato sul prezzo standard).

L'obiettivo della Direttiva è rendere più chiare le scontistiche e tutelare i consumatori da sconti e riduzioni di prezzo pubblicizzati come tali, ma che invece non lo sono.

La Direttiva non si applica:

• Alle offerte riservate a cluster specifici di consumatori

• Ai prodotti freschissimi (quelli dei reparti macelleria, pescheria, ortofrutta fresca, gastronomia e forneria) e a tutti i tipi di latte

• Ai prodotti preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione non superiore a 60 giorni (yogurt, affettati take away, pasta fresca, ecc...)

• Alle offerte speciali come: Sottocosto, vendite abbinate, cash back (Coop Ti Ridà), sconto 20% sulla spesa, prezzi bloccati, collezionamenti e tutte le attività promozionali di sconto «condizionato» (tipo 3x2, 1+1, sconto 70% sul secondo pezzo, ecc...)

 

Per tutti gli approfondimenti è possibile visitare il sito della Gazzetta Ufficiale.

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