"Buoni e Giusti" è la campagna volta a promuovere ed incentivare l'eticità delle filiere dei prodotti in vendita nei negozi Coop, combattendo frodi, falsificazioni, lavoro nero e sfruttamento dei lavoratori attraverso controlli diretti sui fornitori e la sottoscrizione, da parte di quest'ultimi, di standard etici riconosciuti per ottenere precise garanzie in tema di responsabilità sociale.

pomodori conserva

 
 

L'IMPEGNO SU TUTTI I PRODOTTI COOP AGROALIMENTARI

Coop da sempre presidia il settore agroalimentare con un approccio "di filiera", cioè controllando passo dopo passo tutti i passaggi di produzione, dal campo alla tavola del consumatore, per garantire l'autenticità del prodotto a marchio a discapito di frodi e falsificazioni.
Inoltre Coop, nel 1998, è stata la prima catena della grande distribuzione europea ad adottare lo standard etico SA8000 per i controlli, chiedendone la sottoscrizione da parte di tutti i suoi fornitori, così da ottenere precise garanzie in tema di responsabilità sociale.

Un impegno simbolo della campagna "Buoni e Giusti" è quello sulla filiera di olio extravergine di oliva, che rappresenta uno dei prodotti maggiormente esposti a rischio di falsificazioni. 

Per la produzione di olio extravergine di oliva a marchio Coop, vengono selezionati attentamente fornitori e frantoi e sono richiesti standard più restrittivi rispetto alle norme di legge. Nel 2001 Coop ha implementato un rigoroso sistema di controlli nelle diverse fasi di produzione, includendo audit certificati da enti indipendenti, per garantire il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare di produzione e dai contratti di fornitura. In tal modo, si è in grado di risalire alla provenienza delle olive, con la possibilità di arrivare fino agli uliveti nel caso di oli italiani. Dal 2013 si è aggiunta un'ulteriore verifica dell'effettiva italianità delle materie prime, attaverso un' innovativa strumentazione chiamata Heracles che permette di riconoscere l'olio italiano da quello che non lo è tramite "impronta digitale aromatica".
 
 

L'IMPEGNO SULLA FILIERA ORTOFRUTTICOLA

Oltre al presidio sulle produzioni a marchio Coop, dal 2015 è stato ampliato l'impegno coinvolgendo e responsabilizzando tutti i fornitori di ortofrutta, anche non a marchio Coop, i cui prodotti sono commercializzati nei nostri punti vendita.  L'ortofrutta è un'area di potenziale maggiore criticità e per questo è stato richiesto ai fornitori di aderire al codice etico e sono state avviate da parte nostra ulteriori ispezioni sul campo, secondo criteri e piani definiti.

Sono stati coinvolti non soltanto gli 80 fornitori ortofrutticoli di prodotti a marchio Coop (per un totale di 7200 aziende agricole), ma tutti gli 832 fornitori di ortofrutta (per oltre 70.000 aziende agricole). A tutti i fornitori Coop ha chiesto di sottoscrivere l'adesione ai principi del Codice Etico che contempla una serie di impegni per il rispetto dei diritti dei lavoratori e prevedre l'esecuzione di un piano di controlli a cui non si può venire meno, pena l'esclusione dal circuito.

Inoltre abbiamo stabilito con i fornitori un prezzo equo perché sappiamo che se si pagano poco gli agricoltori si dà il via ad un circolo vizioso che genera illegalità e sfruttamento, soprattutto in alcune filiere, come quella del pomodoro da trasformazione, dove il rischio di avvelenare il mercato con pratiche scorrette è alto.
Con un prezzo più giusto e regole più certe, si può consentire a tutti gli operatori del mercato di organizzare al meglio la produzione, creando una filiera buona e pulita.